Con e di NICOLA AGOLINI
Fondere il vetro, é veramente possibile?
Chiede Barbara in una caldissima giornata di agosto di fronte ad un pezzo appena creato.
“Il vetro è un materiale molto particolare- risponde Nicola Agolini- esperto di leghe e innovatore inarrestabile della Fonderia Artistica Mariani-
…scientificamente si tratta di un solido amorfo e cioè di una sostanza solida le cui molecole sono disposte in modo caotico come in un liquido.
Ma alcuni mettono in dubbio questa definizione di solido e considerano il vetro un liquido ad elevata viscosità.
E se é certamente possibile fonderlo e raffreddarlo facendogli prendere forme diverse con diversi procedimenti, non diventerà però mai fluido come un normale liquido.
Per semplificare potremmo dire che anche se riscaldato non avrà mai la fluidità dell’acqua, ma al massimo quella del miele. Gli esempi di lavorazione del vetro sono molti anche nella storia, tuttavia noi abbiamo scelto di applicare la fusione a cera persa al vetro, un procedimento che non è molto diffuso, per il fatto che solo così la materia originale del modello che l’artista crea può essere resa fino ai minimi dettagli.
Da quanto tempo lo si fa?
Le prime testimonianze della lavorazione del vetro risalgono all’ antico Egitto,
alla Mesopotamia ed all’ isola di Creta e datano al 3100 Avanti Cristo, quando pare che gli egizi riuscissero a sintetizzare un particolare tipo di colore blu, il blu egizio appunto, proprio tramite la lavorazione del vetro.
La moderna tecnica di fusione del vetro non è molto diffusa rispetto agli altri tipi di lavorazione come la soffiatura, la composizione o l’impiombatura, perché è una tecnica molto più delicata e passibile di errore dato che necessita di maggior precisione nelle temperature e nei raffreddamenti.
Da dove nasce l’esigenza di fondere un materiale come il vetro?
L’estetica del vetro è unica, grazie ai suoi riflessi, alle sue trasparenze ed alla sua “matericità”…
Nella nostra fonderia abbiamo un continuo bisogno di sperimentare per dare maggiori possibilità di espressione agli artisti che lavorano con noi. Il vetro è ancora poco sperimentato e sicuramente ci sarà bisogno di studiare bene il materiale anche dal punto di vista espressivo per farlo rendere al meglio. In sostanza è un esperimento che facciamo con i nostri clienti, sperando che alcuni di loro possano così ampliare le loro possibilità espressive e noi le nostre possibilità tecniche.
Come si distingue, tecnicamente parlando, la fusione del vetro, da quella del bronzo?
Le due grandi differenze sono nella colata, nel raffreddamento e nella successiva lavorazione, e mentre nel vetro la colata avviene molto lentamente, nel bronzo è molto veloce (ore contro secondi)
Il raffreddamento del bronzo è anch’ esso veloce e si attua in una sola fase omogenea
(sicuramente meno problematica), nel vetro è invece essenziale dividere il raffreddamento in diverse fasi più veloci o più lente a seconda della temperatura e della massa e questa è sicuramente una fase critica perché se il raffreddamento non è bilanciato, si può perdere del tutto la trasparenza o rompere irreparabilmente la scultura,
Pensate che per freddare nel giusto modo alcune masse di vetro si può necessitare anche di mesi di tempo!
La lavorazione infine è molto meno problematica nel bronzo dove quasi tutto può essere riparato tramite cesello, abrasione o saldatura mentre nel vetro si deve ottenere una scultura quasi del tutto pronta già dal momento della fusione, perché qualsiasi lavorazione successiva rischia di distruggere tutto il lavoro fatto.
Quali sono le dimensioni che si possono ottenere con questa tecnica?
In questo momento siamo ancora in una fase sperimentale, sebbene avanzata, e le dimensioni sono circa 35 centimetri al massimo. Tuttavia se ci sarà interesse, potremmo senz’ altro aumentare. Abbiamo anche intenzione di sperimentare un tipo di fusione che permetterà di creare sculture cave, in modo da diminuire il tempo di raffreddamento.
A quali tematiche artistiche la fusione del vetro si presta di più?
Storicamente il vetro è stato usato per qualsiasi tipo di arte, dall’arte sacra al figurativo
dall’astratto, all’ architettura e persino al surrealismo.
Addirittura con le tecniche che già abbiamo sviluppato nella lavorazione dei metalli sarà sicuramente possibile abbinare i diversi materiali ottenendo così opere assolutamente nuove
L’unico limite è quello che ci crea la fisica del materiale ma soprattutto la nostra mente.
Tra un po’ vado in “pensione” ma non voglio atrofizzarmi, ho lavorato nel mondo delle decorazioni artistiche e anche nell’ oreficeria con inserimenti di fusing-glass negli oggetti di argento e altri metalli.vorrei avere un contatto con voi per fare due chiacchiere e scambiare qualche idea. Intanto vi saluto e buone infornate(◔‿◔)gianluigi