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Giuliano Vangi , probabilmente il più  importante tra gli scultori italiani in attività , è toscano; nasce a Barberino del Mugello, nel 1931, dopo aver frequentato l’Accademia a Firenze, ed aver insegnato per qualche anno, si trasferisce in Brasile, dove riceve, come artista astratto, i primi riconoscimenti ufficiali.

Nel ’62 ritorna in Italia  e recupera la figurazione nel suo lavoro, realizzando opere dalla straordinaria carica espressiva tanto che, nel 1967 tiene a Palazzo Strozzi a Firenze, la prima grande mostra personale .

Negli anni successivi è presente ripetutamente alle più prestigiose rassegne d’arte, dalla Biennale di Venezia, a Documentata di Kassel, dal FIAC di Parigi ad Art di Basilea, dalla Biennale di San Paolo alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Scultura di Carrara.

Nel 2001 l’Ermitage di San Pietroburgo gli dedica un’ esposizione personale e nello stesso anno si inaugura una grande mostra al Museo di Hakone in Giappone.

Nel 2002 gli viene assegnato il Praemium Imperiale per la scultura. Lo stesso anno, nell’ambito della manifestazione “Italia in Giappone 2001”, lo stretto legame tra l’artista e il Giappone è definitivamente sancito dall’inaugurazione a Mishima e di un Museo a lui dedicato, che si sviluppa su una superficie di 30000 mq, che contiene oltre 60 sculture ed altre 40 opere.

Un evento questo dal carattere straordinario, visto che  è la prima volta che un intero museo giapponese viene dedicato ad un artista straniero vivente.

 

Giuliano Vangi ha realizzato numerosi importanti monumenti,  come la statua di San Giovanni Battista a Firenze, La lupa in Piazza Postierla a Siena, Il Crocifisso ed il nuovo Presbiterio per la Cattedrale di Padova, il nuovo altare e ambone del Duomo di Pisa, Varcare la Soglia, la grande scultura il marmo al nuovo ingresso dei Musei Vaticani, una scultura in legno policromo per la Sala Garibaldi del Senato, un ambone in pietra garganica sul tema di Maria di Magdala per la Chiesa di San Giovanni Rotondo dedicata a Padre Pio, realizzata in collaborazione con l’architetto Renzo Piano.

Da molti anni la Fonderia Mariani, fonde le opere del Maestro, quali ad esempio quella facente parte della grande installazione “Veio” e “Stazzema”, dedicata alle vittime dell’ecidio Nazista di Sant’Anna, del 12 agosto 1944.