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Il bronzo è una lega metallica composta principalmente da rame (Cu) e il bronzoda altri elementi che, in base alla tipologia e alla percentuale presente, ne variano le caratteristiche principali (temperatura di fusione, durezza, lavorabilità, fluidità della fusione, fragilità, etc.).

I primi metalli conosciuti dall’uomo furono l’oro e il rame. L’oro era raro e troppo tenero per cui il suo uso venne da subito riservato alla fabbricazione di gioielli ed elementi ornamentali, il rame e soprattutto una delle sue leghe, il bronzo, conquistarono presto un’importanza tale da dare il nome ad un intero periodo della storia dell’umanità (età del bronzo) e continuarono in seguito a seguirne il cammino fino anche ai nostri giorni.

il bronzoIl primo uso conosciuto del rame è la “battitura a freddo” attraverso la quale, circa 7000 anni fa, le popolazioni del neolitico cominciarono a produrre, oltre a monili ed ornamenti, utensili come ad esempio l’ascia in legno con lama in rame del famoso “uomo di Similaum”.

Nei loro tentativi di ricavare il prezioso metallo dai minerali ramiferi, in maniera probabilmente anche casuale, i nostri antenati scoprirono che, la presenza di varie impurità nel metallo fuso, ne miglioravano decisamente la durezza e resistenza. Da lì, il desiderio di poter capire e utilizzare a proprio vantaggio tali peculiarità, nasce quella a che potremo anche chiamare una protometallurgia.

L’uomo comincia a cercare di controllare e migliorare le tecniche di estrazione, di fusione, di lavorazione dei metalli, a conoscere le “leghe” a sperimentare come l’uso di diverse combinazioni di materiali possa via via essere più o meno adatto a scopi specifici.

Nasce l’età del bronzo ma cominciano anche le “età dei metalli” che il bronzoaccompagneranno tutta la storia dell’umanità, dai primitivi utensili egizi per lavorare la pietra alle leghe aerospaziali dei nostri giorni.
Se il bronzo nella storia è tristemente legato alla produzione di armi via via più “sofisticate ed “efficienti” lo stesso ci ha regalato e continua a regalarci opere d’arte spesso immortali, quasi ovvio citare, ad esempio, i bronzi di Riace.

E se la tecnologia bellica si è da tempo spostata verso altri metalli ed altri materiali, il progresso, per quanto riguarda le leghe da colata di uso artistico, prosegue senza sosta.
Come abbiamo detto il bronzo è una lega metallica, per definizione una “lega metallica” è un materiale metallico contenente 2 o più componenti di cui almeno uno è un metallo. Per quanto riguarda il “bronzo” esso definisce in generale una lega composta da rame (CU), in percentuale preponderante fino al 90%, e stagno (Sn) anche se questi elementi difficilmente si troveranno da soli all’interno della lega. La definizione di “bronzo” si è poi estesa a leghe prive di stagno ma contenenti, in percentuali variabili, rame, alluminio (Al) ed altri elementi.

Le leghe nascono per modificare le caratteristiche tipiche di un metallo “puro”, grazie a complessi processi chimico/fisici, miscelando vari componenti, si riesce ad ottenere un metallo con caratteristiche più desiderabili. Un esempio conosciuto da tutti è l’acciaio, ferro a cui viene aggiunta una minima percentuale di carbonio ed altri leganti ottenendo un metallo dalle peculiari caratteristiche di resistenza e durevolezza.

Le leghe che interessano il settore artistico sono leghe che fanno parte principalmente della categoria dei così detti “bronzi classici”. Leghe costituite da rame solitamente in percentuale tra l’85% e il 90% con l’aggiunta di stagno e altri elementi come il piombo (Pb), lo zinco, il manganese (Mn), fosforo(P), berillio (Be) etc.
il bronzo
Lo stagno ha principalmente lo scopo di abbassare il punto di fusione della lega, aumentarne la colabilità e la durezza. Aumentando via via la percentuale di stagno la lega diventa più fluida al momento della fusione ma anche più dura, fragile e difficilmente lavorabile una volta raffreddata per cui solitamente nelle leghe per il settore artistico non si va oltre il 10/12% di stagno.

Il piombo aumenta la fluidità della fusione e rende la lega più malleabile e più lavorabile superficialmente con l’uso degli utensili, nelle leghe di ultima generazione si tende a sostituire il piombo con altri leganti. Lo zinco aiuta a ridurre la presenza di gas all’interno della fusione e quindi la presenza di bolle e vuoti nel manufatto. Il nichel, oltre a migliorare le caratteristiche meccaniche della lega, aumenta la sua resistenza alla corrosione. Altri elementi come il fosforo e il berillio vengono aggiunti per aumentarne la durezza e ridurne la tendenza all’ossidazione.

Un particolare tipo di lega bronzea è il “bronzo bianco” dove una minor presenza di rame accompagnata da un’alta percentuale di zinco danno vita ad una lega bronzea dalla particolare resistenza all’ossidazione e dall’aspetto, una volta lucidato, simile all’argento o all’acciaio.

il bronzo

Il Bronzo